Il benessere verde: finalità e ideazione – realizzazione e manutenzione
LA NOSTRA VISIONE
Oikos è una Cooperativa Sociale, Arketipos una Associazione Culturale senza fine di lucro: entrambe sono interessate alla diffusione dell’idea che la creazione di ambienti naturali e “biofilici” favorisca il benessere delle persone, la qualità delle relazioni, il valore di un edificio.
Le attività formative dell’Accademia “I Giardini del Benessere” mirano quindi alla diffusione di competenze nella ideazione, progettazione e realizzazione di interventi sul verde che siano accessibili, sostenibili, e inclusivi, sulla base di questi principi:
vivere nel verde è una esigenza profonda di ogni essere umano, che dovrebbe essere rispettata nella progettazione di qualsiasi ambiente, non solo un’occasione di creazione di ambienti costosi ed esclusivi
il verde collegato agli ambienti creati artificialmente dovrebbe avere il più possibile le caratteristiche di sostenibilità del verde naturale (consumo di acqua, ridotto o nullo uso di fitosanitari, impatto biologico..) per garantire il minimo impatto sull’ambiente;
una maggiore diffusione del verde in tutti gli ambienti implica la capacità di pensare e realizzare anche interventi a basso costo di impianto e ad elevata capacità di sopravvivenza con poca manutenzione.
L’inserimento di spazi verdi mirati all’interno di ambienti di lavoro, di cura, di abitazione, di svago, rappresenta oggi una tendenza molto forte a livello internazionale, alla quale non fa riscontro una adeguata disponibilità di operatori specializzati.
“I Giardini del Benessere” si rivolge con le sue attività a tutti coloro che sono interessati alla creazione di “benessere verde” in una loro struttura: architetti e paesaggisti, agronomi, responsabili del verde pubblico, operatori sanitari e socio- sanitari, responsabili Organizzazione e HR…, fornendo conoscenze di base sia sulle tematiche tecniche (scelte botaniche e ambientali) sia su quelle legate alla interazione uomo/vegetali in ottica di cura ed ergonomica (healing gardens, verde aziendale…)
Sono previsti due percorsi:
“IL BENESSERE VERDE: FINALITA’ E IDEAZIONE”: serie di seminari monografici destinati a progettisti (architetti, ingegneri, agronomi) e decisori del settore sanitario, dell’organizzazione aziendale, del verde pubblico:
il verde nei luoghi di cura: ottobre-dicembre 2023
il verde aziendale: gennaio – febbraio 2024
il verde pubblico: marzo-aprile 2024
Ogni seminario si compone di quattro moduli da quattro ore ciascuno
“IL BENESSERE VERDE: REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE”: corso per figure professionali operative nella realizzazione e manutenzione del verde. Il corso, non suddivisibile in moduli, si compone di:
20 ore “Finalità e ideazione” (concetti di base, capacità di
lettura/comprensione dei progetti…) 20 ore “Realizzazione e manutenzione ” ( basi agronomiche, attrezzature…)
60 ore di formazione sul campo (esercitazioni, visite, incontri…)
su questo sito è possibile ottenere il documento con o senza la tessera sanitaria, nel secondo caso è necessario contattare il centralino e farsi dare un codice temporaneo.
Il green pass è ottenibile anche da: App Immuni, App IO, Fascicolo Sanitario Elettronico
per accedere alle ultime due piattaforme è necessario avere SPID (sistema pubblico d’identità digitale) o recarsi presso una farmacia esibendo la tessera sanitaria.
È il settore che a Bergamo prevede più assunzioni dopo il commercio e le costruzioni: 2.640 nuovi posti. Professione che cambia: più amministrativi e ingegneri – di Gloria Vitali – ECO DI BERGAMO
Oltre ad Amazon c’è molto di più. Cosa sarebbe il settore agroalimentare senza la possibilità di spostare gli alimenti facendoli arrivare sugli scaffali ancora freschi? Cosa sarebbe il settore del turismo senza una rete di trasporti e servizi collegati tra di loro? E come farebbe il sistema manifatturiero senza la distribuzione oggi in tutto il mondo dei prodotti, finiti o semilavorati? Tutta questione di logistica. E anche le possibilità di lavoro in questo settore crescono. A Bergamo, stando alle rilevazioni del Sistema Excelsior di Unioncamere, la logistica è oggi il terzo settore per numero di entrate previste: 2.640 nel periodo giugno-agosto. A precederlo il commercio (4.110 ingressi ) e il settore delle costruzioni (2910). Il 93% delle richieste, riguarda personale non qualificato e conduttori di macchine (autisti).
L’onda lunga della pandemia
È l’onda lunga della pandemia. «Uno dei problemi dell’immediato è che stiamo assistendo a grossi picchi di domande di un certo tipo di personale, quello meno qualificato», spiega Gigliola Pezzotta, direttrice della Fondazione Its, Mobilità Sostenibile di Bergamo, che si occupa di corsi biennali post diploma di alta specializzazione tecnica dedicato esclusivamente alla formazione di tecnici specializzati nel settore della filiera logistica e dei trasporti. «I vettori di logistica giganteschi – prosegue – si sono trovati nell’ultimo anno ad avere grossi appalti e commesse, soprattutto legati all’e-commerce, a cui devono far fronte tempestivamente e per farlo serve personale per il trasporto, facchini e corrieri». Uno scenario che però e è destinato a cambiare drasticamente. Secondo le previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali 2021- 2025 rilevati dal Sistema Excelsior, in Italia nel prossimo quinquennio serviranno dai 188 mila ai 189 mila lavoratori nel settore della mobilità e della logistica. Si cercheranno ancora autisti (la loro carenza è ormai cronica) e addetti non qualificati per lo spostamento e la consegna di merci (circa 40 mila), ma anche addetti alla gestione amministrativa (dai 30 mila ai 31 mila i posti potenziali) oltre che ingegneri (5.000) e tecnici specializzati (dalle 14 mila alle 15 mila unità). Figure, queste ultime, legate alla crescente digitalizzazione del settore con la crescita dei magazzini automatizzati dove troveranno sempre più spazio i robot. Insomma, si tende sempre a pensare ai corriere Amazon che ci consegnano i pacchi a casa, oppure all’operatore di un muletto in un magazzino, ma dietro il loro lavoro c’è un mondo composto da professionalità diverse, dagli autisti dei tir fino agli esperti di big data, che permettono di far funzionare un settore molto complesso.
Forbice tra domanda e offerta
«La logistica è una materia trasversale e integrata, presente in ogni attività economica – avverte Pezzotta -. Oggi il settore sta cambiando e ha bisogno di professionalità nuove: esperti e tecnici che processano, ottimizzano e favoriscono lo scambio di persone-cose, anche attraverso il digitale, e che cercano di renderlo più sostenibile sia in termini di impatto ambientale che di costi». Nei prossimi cinque anni la filiera legata alla movimentazione di merci e persone sarà la sesta per fabbisogno occupazionale, dopo commercio e turismo, finanza e consulenza, salute, formazione e cultura, costruzioni e infrastrutture. A differenza degli altri comparti, però, ci sarà una grossa forbice tra la domanda e l’offerta soprattutto nella ricerca di posizione tecniche specializzate. Una situazione con cui dovrà fare i conti anche il settore delle costruzioni dove è in aumento la richiesta di personale specializzato, anche da cantiere. Il rapporto 2021-2025 evidenzia bene il divario marcato tra domanda e offerta, per quanto riguarda i diplomati tecnici: a fronte di una media di 5 mila i diplomati (livello secondario o corsi post secondaria) in trasporti e logistica all’anno il fabbisogno sarà più del doppio.
